lunedì 27 maggio 2013

Intelligenza Collettiva:Patrimonio Aziendale.




Riprendiamo un articolo di Paolo Magrassi, apparso su HBR n° 4/2012, dove l’autore ci accompagna in un percorso logico dove, tra l’altro cerca di mostrare la connessione tra la conoscenza ed il vantaggio economico che le aziende debbono imparare a trarre da questa.



L’autore precisa che la conoscenza che spinge l’economia non è quella con la ‘C’ maiuscola, ma quella con la ‘c’ minuscola. Ed a questo proposito inverte il nesso Cultura -> Ricchezza, affermando che è solo dopo lo sviluppo del benessere che si sviluppa la Cultura, come accadde durante il Rinascimento, e non viceversa, come si sarebbe portati a credere.



          Per lo sviluppo della Ricchezza, invece, è necessario riuscire ad imbrigliare la conoscenza operativa, quotidiana, storica che l’organizzazione aziendale ha accumulato nel tempo. Renderla organica e metterla a ‘reddito’.



Lo schema sintetico che ci mostra come trasformare le conoscenze operative in Ricchezza può essere così rappresentato:



Da qui discende che il Fattore Critico, NON è il Capitale Umano, bensì quello Organizzativo e di Relazione, materializzato in:

  •  proprietà intellettuale;
  • sistemi informativi;
  • accordi di partenariato;
  • modelli organizzativi;
  • collaborazione.

           Praticamente parliamo di ‘Intelligenza collettiva’, nel senso che è necessario riuscire a rendere utili, produttive tutte quelle competenze individuali detentrici di enormi quantità di ‘conoscenza tacita’,  prodotta dall’esperienza e non dalla formazione. Singole eccellenze, per diventare produttive, debbono essere assemblate in squadre, organizzazioni e mercati. Solo riuscendo in questa operazione è possibile raggiungere il vero Vantaggio Competitivo. 



          Oggi è sempre più possibile riuscire a raggiungere questo obiettivo attraverso l’evoluzione del software.

Ma anche qui, è molto facile confondere il mezzo (sw) con il fine (capacità di utilizzo del sw). L’approccio al software, è ancora molto spesso di tipo  ‘magico’. Spesso lo si acquista sulla base degli ‘spot’, senza comprendere a cosa ci serve, per fare cosa lo acquistiamo e, di conseguenza, risulta difficile comprendere che i costi per farlo funzionare bene sono notevolmente superiori al costo dello strumento stesso.



Dobbiamo riuscire a comprendere che oggi neanche Steve Jobs avrebbe saputo costruire l’iPhone nel suo garage; così come nessun esperto di finanza senza le competenze nel campo della matematica, delle vendite, organizzazione e relazione, potrebbe costruire i sofisticati prodotti finanziari. Da ciò si comprende come sia nell’area produttiva che di servizi avanzati è importante riuscire in quell’operazione di assemblaggio delle competenze disponibili, ma non organicizzate.



          L’autore conclude dicendo che gli attuali sistemi di valutazione di mercato ed economici non dispongono di strumenti per stimare il Patrimonio culturale delle aziende(sw, processi, brevetti, reputazione, brand, collaborazione interaziendale, accordi di partnership, distribuzione…). Tale patrimonio, pur prodotto dalle persone, nel tempo acquisisce un valore autonomo ed indipendente dalle persone, di qui l’importanza di saper individuare e gestire l’intelligenza produttiva collettiva.



          Chi ha partecipato agli incontri di TeknoCafè credo abbia potuto almeno intuire la relazione presente tra l’attività svolta e una serie di indicazioni presenti in questo articolo (che potete acquistare e leggere integralmente -> qui ).

          Tuttavia così come c’è difficoltà nel distinguere il mezzo dal fine, riferendosi ad un software, alla stessa maniera si ha difficoltà a comprendere l’essenza dell’importanza del Patrimonio Culturale e, conseguentemente, della necessità di dare valore ad azioni, attività e comportamenti finalizzati ad elevarlo.


          Uno dei primi passi è proprio quello di cominciare ad acquisire i singoli mattoni, di questo Patrimonio, che, successivamente assemblati sapientemente, ci potrebbero dare un significativo Vantaggio Competitivo.

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