venerdì 7 giugno 2013

Come creare un TEAM Eccellente



La formula del Team eccellente


          Un gruppo di ricercatori del MIT ha studiato il problema ed ha scoperto che  le performances di un Team di successo si basano sul MODO e non sul CONTENUTO delle comunicazioni che i suoi componenti mettono in atto.

          Da questa scoperta oggettivamente osservata, che mette in crisi il tradizionale buon senso, discendono una serie piuttosto ampia di conseguenze che se conosciute possono essere utilizzate ai nostri fini.

Le informazioni rilevate attraverso sensori fatti indossare dai componenti dei diversi Team osservati, hanno inequivocabilmente messo in rilevo che:
·    i ai team più produttivi si associano modelli specifici di comunicazione;
·    i modelli contano più delle competenze;
·    più dell’intelligenza;
·    e più di tutti gli altri fattori con i quali finora si sono selezionati i componenti dei Team.

Le strumentazioni messe a punto dai ricercatori del MIT che hanno permesso di effettuare queste scoperte sono in grado di rilevare:
   le modalità con cui le persone interagiscono;
   il tono di voce che usano;
   se si guardano in faccia;
   quanto parlano, ascoltano e si interrompono;
   ed anche i livelli di estroversione ed empatia.



QUINDI

 Il miglior modo per costruire  un Team eccellente non è selezionare gli individui in base alle loro capacità individuali o alle loro realizzazioni, ma capire come comunicano e strutturare il Team in modo che segua modelli comunicativi di successo.


Nel consigliarvi la lettura integrale dell’articolo che potrete scaricare qui
          Mi permetto di stimolare qualche riflessione legata alle vostre esperienze individuali:
Quante volte partecipando a gruppi di lavoro con personalità di eccellenza, al termine vi siete domandati:
- “si, ok, ma cosa abbiamo concluso?, qual è stato il risultato? Abbiamo prodotto qualcosa di nuovo o ci è stato comunicato qualcosa?
- senza quel/i soggetto/i logorroici forse avremmo potuto ascoltare anche ciò che aveva da dire il collega vicino, che dai pochi accenni fatti mi sembrava interessante…

          Oppure, altre volte per organizzare un gruppo per analizzare e risolvere un problema vi siete concentrati sulle specifiche competenze delle persone da inserire, senza verificare poi se le dinamiche di comunicazione adottate erano idonee allo sviluppo ed allo scambio di idee finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo?
Mentre, magari altre volte, gruppi nati spontaneamente, che involontariamente, hanno utilizzato validi modelli relazionali, sono riusciti a produrre risultati di chiara efficacia?

          Se finora queste non sono le vostre esperienze, provate da adesso a porvi attenzione e magari rendete partecipi tutti i lettori del Blog commentando l’articolo.
Se al contrario avevate intuito qualcosa e l’articolo vi ha aiutato a mettere a fuoco il problema, raccontatecelo.
Anche questo può essere un valido aiuto per dare un contributo alla ‘produttività’ del TEAM ITALIA dove tutti noi siamo coinvolti.

 





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