La formula del Team eccellente
Un
gruppo di ricercatori del MIT ha studiato il problema ed ha scoperto che le
performances di un Team di successo si basano sul MODO e non sul CONTENUTO
delle comunicazioni che i suoi componenti mettono in atto.
Da
questa scoperta oggettivamente
osservata, che mette in crisi il tradizionale buon senso, discendono una serie
piuttosto ampia di conseguenze che se conosciute possono essere utilizzate ai
nostri fini.
Le informazioni rilevate
attraverso sensori fatti indossare dai componenti dei diversi Team osservati,
hanno inequivocabilmente messo in rilevo che:
·
i ai team più
produttivi si associano modelli specifici di comunicazione;
·
i modelli contano più
delle competenze;
·
più dell’intelligenza;
·
e più di tutti gli
altri fattori con i quali finora si sono selezionati i componenti dei Team.
Le strumentazioni messe a punto
dai ricercatori del MIT che hanno permesso di effettuare queste scoperte sono
in grado di rilevare:
−
le modalità con cui le
persone interagiscono;
−
il tono di voce che
usano;
−
se si guardano in
faccia;
−
quanto parlano,
ascoltano e si interrompono;
−
ed anche i livelli di
estroversione ed empatia.
QUINDI
Il miglior modo per costruire un Team eccellente non è selezionare gli
individui in base alle loro capacità individuali o alle loro realizzazioni, ma
capire come comunicano e strutturare il Team in modo che segua modelli
comunicativi di successo.
Nel consigliarvi la lettura
integrale dell’articolo che potrete scaricare qui
Mi
permetto di stimolare qualche riflessione legata alle vostre esperienze
individuali:
Quante volte partecipando a gruppi
di lavoro con personalità di eccellenza, al termine vi siete domandati:
- “si, ok, ma cosa abbiamo
concluso?, qual è stato il risultato? Abbiamo prodotto qualcosa di nuovo o ci è
stato comunicato qualcosa?
- senza quel/i soggetto/i
logorroici forse avremmo potuto ascoltare anche ciò che aveva da dire il
collega vicino, che dai pochi accenni fatti mi sembrava interessante…
Oppure,
altre volte per organizzare un gruppo per analizzare e risolvere un problema vi
siete concentrati sulle specifiche competenze delle persone da inserire, senza
verificare poi se le dinamiche di comunicazione adottate erano idonee allo
sviluppo ed allo scambio di idee finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo?
Mentre, magari altre volte,
gruppi nati spontaneamente, che involontariamente, hanno utilizzato validi
modelli relazionali, sono riusciti a produrre risultati di chiara efficacia?
Se
finora queste non sono le vostre esperienze, provate da adesso a porvi
attenzione e magari rendete partecipi tutti i lettori del Blog commentando
l’articolo.
Se al contrario avevate intuito
qualcosa e l’articolo vi ha aiutato a mettere a fuoco il problema, raccontatecelo.
Anche questo può essere un
valido aiuto per dare un contributo alla ‘produttività’ del TEAM ITALIA dove
tutti noi siamo coinvolti.
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